\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 La data che convenzionalmente si fissa come inizio della Riforma Φ il 31 ottobre 1517, giorno in cui Lutero (secondo una tradizi
one che Φ stata revocata in dubbio) avrebbe fatto affiggere alla porta della cattedrale di Wittenberg le 95 tesi contro lo scandalo delle indulgenze affrontando, con il problema della penitenza, quello del peccato e della grazia; subito la dottrina luter
ana divenne arma di rivolta politica: i principi tedeschi ne sposarono la causa vedendo la possibilitα, con lÆappoggio al luteranesimo, di distruggere lo schema medievale che li subordinava allÆimperatore, e di incamerare, non riconoscendo lÆautoritα del
la Chiesa di Roma, i beni ecclesiastici: tipico lÆesempio del ducato di Prussia che, dominio religioso dellÆordine dei Cavalieri teutonici, fu secolarizzato con il passaggio al luteranesimo del gran maestro dellÆordine Alberto di Hohenzollern il quale lo
ridusse a feudo dinastico ponendolo sotto il vassallaggio del regno di Polonia (trattato di Cracovia, 1525).\par
LÆesempio rafforz≥ i principi tedeschi che coglievano lÆoccasione di combattere \b \cf4 \ATXht12241 Carlo V\b0 \cf0 \ATXht0 mentre era imp
egnato nelle lotte contro la Francia; alla dieta di Spira (1529: a questa risale il nome di \i protestanti\i0 ) e a quella di Augusta (1530), segu∞ la lega di Smalcalda (1530) e poi la lotta aperta dellÆimperatore fino alla pace di Augusta (1555: riconos
cimento del luteranesimo; libertα di seguire la religione sia cattolica sia luterana, ma nellÆambito del principio ôcuius regio eius religioö). Come sÆΦ detto, alla riforma luterana si affianc≥, muovendo da analoghe istanze, quella calvinista: a Zurigo,
giα H. Zwingli, con lÆappoggio delle autoritα locali, aveva attuato un piano di riforme in senso antipapale e anticuriale e la sua iniziativa si diffuse presto in Svizzera e nella Germania sud-occidentale: ma con la morte di Zwingli (1531) il centro del
moto riformato pass≥ a Ginevra ove Calvino attu≥ (1535) una rigida organizzazione teocratica e codific≥ le fondamentali tesi riformate (in dipendenza da Wycliffe, Lutero, Zwingli ma con netta accentuazione del tema della predestinazione) nellÆ\i Institut
io christianae religionis\i0 (1536). La diffusione del luteranesimo e del calvinismo fu rapida in Europa: la Chiesa luterana si afferm≥ soprattutto dove un monarca o una classe di nobili intese affermare la propria indipendenza dal potere imperiale e vo
lle incamerare i beni ecclesiastici: in Germania e nei paesi scandinavi; pi∙ debole la diffusione in Polonia e in Boemia. Il calvinismo penetr≥ rapidamente in paesi economicamente e socialmente pi∙ avanzati, come i Paesi Bassi, dove la ricca borghesia me
rcantile difese la libertα di culto, insieme ai suoi privilegi e alle sue autonomie, contro il centralismo di Filippo II. Esso fu anche abbracciato da una larga parte della nobiltα francese, ungherese, polacca, raccogliendo successi presso i re di Navarr
a (1558), nella Germania occidentale e, per opera di J. Knox, in Scozia: la storia del calvinismo si intrecci≥ a lunghe lotte politiche, di cui i momenti salienti sono rappresentati dalle guerre di religione in Francia (1562-98; 13 aprile 1598: editto di
Nantes), e in Olanda dalla guerra di liberazione contro la Spagna (dalla rivoluzione dei ôpezzentiö nel 1556, alla costituzione della Repubblica delle Province Unite). In Inghilterra, la Riforma, malgrado infiltrazioni luterane e calviniste, ebbe fision
omia propria, nascendo dalla volontα autocratica della monarchia: questo il senso della politica antipapale di Enrico VIII che si afferm≥, in relazione al matrimonio con Anna Bolena, nellÆatto di supremazia fatto approvare in Parlamento (1534), con il qu
ale il re era ôaccettato e riconosciuto come unico e supremo capo, sulla terra, della Chiesa dÆInghilterraö. La Riforma di Enrico VIII, che sembr≥ essere stroncata sotto il regno di Maria la Cattolica (1553-58), si consolid≥ con lÆavvento al trono di Eli
sabetta I (1558-1603), terza figlia di Enrico VIII.\par
In Italia, la Riforma si afferm≥ solo in ambienti circoscritti e, pur aderendovi personalitα di grande rilievo nelle polemiche riformate, lasci≥ scarse tracce: centri in cui si svilupparono idee ri
formate furono Napoli (per opera di Juan de ValdΘs e poi di B. Ochino), Ferrara (alla corte di Renata di Francia che ospit≥ nel 1536 Calvino), Lucca (con Pier Martire Vermigli e Celio Secondo Curione) e Venezia. Ma notevole Φ il contributo alla Riforma d
i alcune personalitα come Ochino, Stancaro e i fratelli Sozzini; sul piano ecclesiastico, non si ebbe la costituzione di una Chiesa riformata, salvo lÆantica Chiesa valdese che, originata dalla predicazione di Pietro Valdo e dei Poveri di Lione, ader∞ ne
l 1532 alla Riforma.\par
Sul piano europeo, il moto di rinnovamento politico in cui si erano inseriti gli ideali della Riforma, trov≥ la sua sistemazione nella pace di Vestfalia (1648) che chiuse la \b \cf4 \ATXht12291 guerra dei TrentÆanni\b0 \cf0 \ATXht0 : essa segn≥ il fallimento del programma \b \cf4 \ATXht12231 asburgico\b0 \cf0 \ATXht0 sia sul piano dellÆaccentramento statale sia in quello della restaurazione cattolica: riconfermando la pace di Augusta, il trattato di Vestfalia riconobbe tre Chies
e (cattolica, luterana, calvinista) e ribad∞ il principio ôcuius regio eius religioö, riconoscendo per≥ il diritto ai sudditi di emigrare senza perdere i loro averi. La Riforma protestante ha avuto la sua massima diffusione, come sÆΦ accennato, nei paesi
anglosassoni e nei paesi scandinavi, e pass≥ poi dallÆEuropa nei domini extraeuropei, soprattutto nellÆAmerica del Nord. Il luteranesimo ha la sua area di diffusione in Germania, Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia, Alsazia (Francia) e in molte zone
degli Stati Uniti ove si sono costituite varie Chiese luterane confederate in unioni o sinodi; il calvinismo (Chiesa riformata) in Svizzera, Scozia, Francia e negli Stati Uniti; la Chiesa anglicana in Inghilterra e nei paesi da questa colonizzati (Canada
, Nuova Zelanda, Sudafrica, Stati Uniti). Ai margini delle tre grandi correnti della Riforma protestante, e allÆinterno di esse, si sono formati vari moti di riforma, alcuni dei quali hanno avuto larga diffusione nei territori di missione e in particolar
e negli Stati Uniti dÆAmerica.\par
Da un punto di vista pi∙ generale, nella storia del cristianesimo, si parla di \i riforma\i0 a proposito di quei movimenti, giα presenti nel Medioevo, che operarono per un rinnovamento della Chiesa, presentato prevale
ntemente come ritorno alle ôoriginiö; ma per lo pi∙, e quasi per eccellenza, \i Riforma\i0 o \i Riforma religiosa\i0 Φ chiamato quel complesso movimento religioso, politico, culturale che produsse nel secolo 16░ la frattura della cristianitα in diverse
comunitα, gruppi o sette. LÆuso di indicare il protestantesimo in genere con il termine \i Riforma\i0 o \i Riforma protestante\i0 Φ nato nel Settecento, con lÆattenuarsi delle disparitα confessionali tra luteranesimo, calvinismo, anglicanesimo, ecc.;
in origine invece si dissero \i riformati\i0 i seguaci di Calvino con un senso di opposizione al luteranesimo.